La guerra del pane è finita? Per niente. Domenica mattina alcuni panificatori apriranno regolarmente i battenti dei loro negozi e venderanno pane fresco. A prescindere dal turno stabilito dalla categoria in base a un accordo chiuso tra mercoledì e ieri sera, sottoscritto da Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani, Sull'intesa, però, mancano ancora le firme di alcuni fornai, quelli che intendono andare dritti per la loro strada. Aprendo la domenica. «C'è una legge chiara - dice Eliseo Tascone, titolare, assieme al padre, di un panificio in via Recanati - non vedo perchè dovremmo essere danneggiati pur avendo la norma dalla nostra parte». Tascone mostra un pacco di verbali subiti perchè la domenica apre e fa il pane. Non lo dice ma fa capire che forse qualcuno ha fatto la soffiata alle forze dell'ordine per fare scattare i controlli. E le multe. «Non le pago - dice il panificatore - le contesto con l'avvocato, perchè la circolare dell'assessorato regionale è chiara. Le attività artigianali hanno facoltà di aprire». Tascone non è il solo. C'è una pattuglia di fornai che intende aprire ogni domenica. «Per noi - spiega - è questione di sopravvivenza, soprattutto in questi mesi di crisi. Grazie all'apertura domenicale riusciamo a recuperare un pò di ossigeno per le nostre famiglie. Qui da me, ad esempio, siamo in tre a lavorare. Tre stipendi. tre posti dì lavoro. Se lor signori vogliono affondare i piccoli panifici per fan affari d'oro io non ci sto. Vado avanti». I panificatori dissidenti secondo alcuni sono il sette, ma qualcuno ritiene che almeno dieci domenica faranno saltare l'accordo. «Siamo panifici - dice Tascone - non farmacie o medici. Noi apriamo perchè garantiamo ai nostri clienti di poter mettere a tavola del pane fresco», Ora, a prescindere da come andrà a finire domenica, c'è l'al - tra battaglia. Quella legata al prezzo del pane. Il listino Io fissa a 2,50 euro al chilo. Ma molti le propongono a 2 euro, E da qualche giorno, da quando un supermercato ha abbassato il prezzo (al euro al chilo), altri panificatori hanno deciso di fare altrettanto. E quella che si prospetta neL prossimi giorni è una sorta direpubblicadelle banane. Anzi, del-lo sfilatino. Rossella Petta
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